SAN GIOVANNI ROTONDO

Dal Paleolitico all’epoca dauna

San Giovanni Rotondo è adagiato in un’amena valle alle pendici del Gargano, a 600 metri di altezza, dal quale si erge la parete del più alto gradino del promontorio. Le fasi più antiche della presenza dell’uomo nel territorio di San Giovanni Rotondo risalgono al Paleolitico, sulle rive del lago di Sant’Egidio. A partire dal Neolitico (VI-V millennio a.C.), con lo svilupparsi delle attività agricole e pastorali e con un tipo di economia domestica più sedentaria, si ha una intensa frequentazione del Tavoliere e delle strette valli che rappresentavano le principali vie di accesso tra la pianura ed il primo gradino del Gargano. Le grotte carsiche, di cui sono ricche le vallate, rappresentavano punti di riferimento, sia di utilità pratica, come ripari o ricoveri naturali, sia talvolta di carattere cultuale, come sembrano dimostrare recenti studi. Di eccezionale importanza risulta per questo periodo il comprensorio della Valle dell’Inferno. Durante l’Età del bronzo un po’ dovunque sorgono villaggi, alcuni di carattere probabilmente stagionale (come il grandioso insediamento fortificato di Monte Castellano – Crocicchia, a 850 m s.l.m.), altri in posizione intermedia tra la pianura, ormai inaridita, e i più appetibili altopiani del Gargano.  La civiltà daunia è abbastanza documentata nel territorio di San Giovanni Rotondo. Da una serie di tombe incontrate durante i lavori stradali o nello scavo di cantine nell’abitato venne evidenziata la presenza di almeno due aree cimiteriali attorno all’attuale centro storico. E’ probabile che a partire dal IV secolo, alcuni esponenti di un ceto emergente si ellenizzassero, in parte imitando il modo di vita magnogreco. E così da un villaggio inteso come centro di vita si è passati probabilmente in periodo romano a diversi piccoli centri rurali produttivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Le origini della Città

La presenza di comunità rurali di Età romana e tardoantica a ridosso di un’importante direttrice viaria, la Via Francigena del Sud, costituisce il contesto nel quale dovette inserirsi la costruzione nel V secolo d.C. del battistero, la “Rotonda di San Giovanni Battista”, da cui discende anche la denominazione dell’abitato stesso di San Giovanni Rotondo. La prima menzione storica finora conosciuta dell’abitato di San Giovanni Rotondo resta ancora il privilegio concesso nel novembre 1095 da Enrico conte di Monte Sant’Angelo al monastero di San Giovanni in Lamis. Nel 1220 la cancelleria di Federico II tolse San Giovanni Rotondo alla badia di San Giovanni in Lamis, adducendo il pretesto che i precedenti documenti dell’Età bizantina non bastavano a giustificarne l’attribuzione. Il 27 gennaio 1397, la regina Margherita affermava la promiscuità del territorio di San Giovanni Rotondo e di Monte Sant’Angelo, facendo riferimento al castrum S. Joannis Rotundi. Nel 1464 re Ferdinando donava a Giorgio Castriota Scanderberg, figlio del principe d’Albania, la signoria di Trani, Monte Sant’Angelo e San Giovanni Rotondo. Il dominio di questo capitano e, in seguito di un suo nipote, viene ricordato come ‘tirannia albanese’. Nel 1497 il castrum fu dato in signoria al capitano spagnolo Consalvo di Cordova. Al nuovo signore i cittadini di San Giovanni Rotondo chiesero grazie, privilegi, franchigie e la concessione di poter ripristinare la ‘fiera di Sant’Onofrio’. In questa fiera che aveva luogo l’11 giugno, festa di Sant’Onofrio, convenivano i rappresentanti di tutte le principali città di commercio della Puglia e del Gargano per fissare il prezzo ‘alla voce’ dei cerali, valido per tutto il regno. La nobile famiglia dei Cavaniglia comprò nel 1607 il feudo per 25.000 ducati. Una buona ripresa economica e demografica si ebbe nel corso del Settecento. Nel corso dell’Ottocento, con il passaggio dall’ancien regime al governo napoleonico, si ebbero i primi effetti delle nuove leggi emanate dai sovrani francesi. Furono chiusi il convento dei Conventuali, situato nel paese, e quello dei Cappuccini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DA VEDERE

Chiesa di Santa Maria delle Grazie, Battistero di San Giovanni Battista o della Rotonda, Chiesa di Sant’Onofrio, Chiesa di Sant’Orsola, il centro storico con resti di torri medievali, Casa Sollievo della Sofferenza, La Via Crucis e il monumento a Padre Pio di Francesco Messina, Il monumento a Padre Pio di Pericle Fazzini.

MANIFESTAZIONI: Festa della Madonna delle Grazie (8 settembre), Festa di San Giovanni Battista (24 giugno), Anniversario della nascita di Padre Pio (25 maggio), Anniversario della morte di Padre Pio (23 settembre).

 

 

 

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